ALBA– La sala Beppe Fenoglio di Alba ha ospitato oggi, sabato 22 novembre, laventesima edizione delTartufo Reale, il riconoscimento cheReale Mutuaassegna ogni anno al miglior tartufo cavato tra le colline diLanghe, Roero e Monferrato, nell’ambito dellaFiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Un’edizione speciale, che non solo celebra il traguardo deivent’anni di sponsorizzazione– Reale Mutua fu il primo partner privato della Fiera – ma introduce unanuova formula, che mette al centroi trifolao, i cercatori che custodiscono il rapporto più autentico con i boschi e con ilTuber magnatum Picco.
UN EVENTO RINNOVATO: TRE PREMI PER DARE VALORE ALLA FILIERALa cerimonia ha preso avvio con i saluti istituzionali della vicesindaca di Alba,Caterina Pasini, seguita dal presidente dell’Ente Fiera,Axel Iberti, e dal Direttore Generale di Reale Group,Luca Filippone, che ha richiamato il significato particolarmente simbolico del ventennale: “Da vent’anni la nostra partnership con la Fiera del Tartufo di Alba si fonda sulla condivisione di valori. Tutelare il territorio e l’ambiente significa prendersi cura delle persone e garantire il benessere delle comunità. È in questo impegno che il Gruppo Reale continua a restituire valore alle proprie radici e a costruire, insieme, un mondo migliore”.A presentare lanuova articolazione del Tartufo Reale– che per la prima volta prevedetre premi distinti– sono statiLorenzo Cavallotto, agente capo procuratore di Reale Mutua Agenzia di Alba,eIsabella Gianicolo, responsabile scientifica del Centro Nazionale Studi Tartufo. La scelta di un nuovo format, condivisa con la giuria guidata daStefano Cometti, nasce dalla volontà di valorizzare l’intera filiera, dalle persone che agiscono per il futuro della produzione tartufigena locale fino al piatto vero e proprio di Bianco d’Alba, nel solco delleitmotivdell’edizione:Profondo Rispetto. Non sfarzo e scenografia, dunque, ma tartufi anche di morfologia ridotta e per questo ancora più concentrati nei profumi.
I TRE PREMI 2025IlPremio “Cura e manutenzione delle aree boschive a vocazione tartufigena”, conferito dall’Ente Fiera di Alba, riconosce il ruolo cruciale di chi preserva il territorio boschivo in cui il tartufo nasce spontaneamente. Sulla base di questa motivazione, è stato assegnato all’Unione delle Associazioni Tartufai Piemontesi.L’Unione è un organismo di secondo livello che accorpa 9 Associazioni locali piemontesi di tartufai – 5 in provincia di Cuneo, 2 in provincia di Asti e 2 in provincia di Alessandria. È presieduta daMario Aprile, che ha ricevuto il Premio raccontando alla sala il lavoro che le Associazioni portano avanti, molto più esteso rispetto alla sola cerca dei tartufi: “Ogni anno ripuliamo i boschi, collaboriamo con i Comuni per mettere a dimora nuove piante – ad Asti ne abbiamo messe 500 in un anno, ad Alba oltre mille negli ultimi tre – e interveniamo in aree delicate da tutelare, come le Rocche del Roero. Lavoriamo anche con le scuole, perché la cultura del tartufo sia un’eredità intergenerazionale”.La giuria ha assegnato il secondo premio, il“Piatto Reale”,all’Associazione Tartufai di Asti, che ha presentato un piatto di tartufi del peso complessivo di378gr, molto porosi e ben sviluppati, sinuosi per assenza di impedimenti ghiaiosi nel terreno in cui sono cresciuti. Unamenzione specialeattribuita anche al piatto presentatodall’Associazione dei tartufai delle Rocchedel Roero, intriso ancora dei residui di sabbie marnose che, nelle parole del presidente di giuriaCometti, sono le tracce “a testimonianza dell’origine a chilometro zero e sotto zero dei tartufi”.
Infine, l’assegnazione del“Tartufo Reale”, il riconoscimento principale al migliorTuber magnatum Piccocavato nel 2025, premia l’Associazione tartufai di Alba, per uno splendido tartufo da200 grammi, descritto dalla giuria come “di rara finezza, con profumi intensi e nitidi. Offre una nota di aglio elegante, mai invadente, accompagnata da una dolcezza lieve che richiama il miele – un vero e proprio marker olfattivo del Tartufo Bianco d’Alba. La struttura compatta, non eccessivamente sviluppata nella morfologia, ha favorito una concentrazione aromatica ancora più evidente. Nel complesso, un equilibrio impeccabile, in una selezione in cui tutti gli esemplari presentati hanno mostrato qualità elevate e profumi ben armonizzati”.Per l’Associazione vincitrice anche l’opportunità di esporre in uno stand brandizzato Reale Mutua all’interno delPalatartufiper un weekend.
DAI BOSCHI ALLA CUCINA: IL COOKING SHOW DI SIMONE GRAZIOSOLa seconda parte dell’evento ha visto protagonista lo chefSimone Grazioso, finalista di MasterChef 14, impegnato in uncooking showdedicato alla valorizzazione del Tartufo Bianco d’Alba. La narrazione gastronomica è stata condotta daSandro Minella, in dialogo con il dott.Marco Mazzucco, Amministratore delegato di Blue Assistance, con la nutrizionistaChiara Jelic BerrioseStefano Cometti, presidente della giuria degli esperti giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo. Il piatto preparato da Grazioso ha reso omaggio al profilo aromatico delTuber magnatum Piccoe ai prodotti d’eccellenza del territorio, nella semplicità: risotto con crema di parmigiano aromatizzata alla nocciola, una lacrima di topinambur e l’immancabile lamellata di Tartufo Bianco d’Alba a concludere.
VENTI ANNI INSIEME: UNA STORIA DI ECCELLENZE E RELAZIONEL’edizione 2025 del Tartufo Reale ha avuto il sapore di un traguardo: vent’anni di collaborazione traReale Mutuae laFiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, vent’anni di attenzione alle tradizioni del territorio e alle sue eccellenze. Una relazione che continua a evolvere, con un impegno sempre più forte verso l’autenticità, la comunità e la tutela del patrimonio naturale. Il pubblico presente – appassionati, trifolao e operatori del settore – ha scelto di condividere un pomeriggio che intrecciaterritorio, qualità, competenza e cultura gastronomica: gli ingredienti che rendono unico il Tartufo Bianco d’Alba e che decretano ogni anno il successo delTartufo Reale.
Fonte: Google News


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