QUOTAZIONI TARTUFO

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PREZZO TARTUFO BIANCO PREGIATO (Tuber Magnatum Pico) 2120 3437 4975
PREZZO TARTUFO NERO PREGIATO (Tuber Melanosporum) 450 780 865
PREZZO TARTUFO NERO UNCINATO (Tuber Uncinatum) 320 420 590
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Tartufo e prodotti abruzzesi

Imprudente, ‘in fiera L’Aquila contratti anche vino e farine’. Chiusi i primi accordi, in arrivo nuove trattative

Accordi già avviati con i mercati polacco e lituano per un’ampia gamma dell’agrifood abruzzese a chilometro zero di una decina di aziende; forte interessamento dell’Arabia Saudita e ottime possibilità di imminenti contratti di fornitura per il tartufo, bianco e nero, e per lo zafferano; contatti promettenti con l’Inghilterra per birra artigianale, liquori, farine, legumi, e con l’Australia per il vino; infine, un generalizzato apprezzamento per la qualità dei prodotti e per il packaging. Sono le prime risultanze del fitto programma di incontri b2b tra produttori abruzzesi e buyers internazionali, organizzati nella quarta edizione della Fiera dei tartufi d’Abruzzo, ospitata per tre giorni all’Aquila in piazza Duomo.In questa edizione, organizzata dalla Regione Abruzzo, Assessorato all’Agricoltura, c’è stato il record di presenze con oltre 35mila visitatori. Coordinati da Paola Marchetti, all’Aquila sono arrivati buyers operanti nei mercati della Corea del Sud, Australia, Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Polonia, Lituania, ai quali le imprese presenti alla Fiera, 60 in totale, hanno proposto non solo tartufi neri e bianchi e prodotti trasformati, ma anche zafferano, birra artigianale, vino, liquori, olio evo, pasta, legumi, formaggi, salumi, insaccati, patate, aglio nero, miele, dolci, marmellate, cosmetici e altro ancora. Commenta il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente: “Nei b2b che abbiamo organizzato le singole aziende hanno avuto modo di confrontarsi con buyers che rappresentano mercati europei e internazionali, dove il nostro agrifood ha potenzialità enormi. Sono stati chiusi già dei contratti e soprattutto sono state poste le basi per chiuderne altrettanti nei prossimi mesi. Tutto questo fa crescere il sistema produttivo delle nostre piccole aziende, con ricadute occupazionali e di Pil nei territori, molti dei quali montani. Altrettanto importante che si sia affermata la consapevolezza che l’internazionalizzazione va affrontata in maniera strutturata, facendo squadra, muovendosi come sistema di filiera”.

Fonte: iltrafiletto.it


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