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La Fiera dei tartufi all’Aquila, l’esperto: dal cambiamento climatico alla certificazione, contrastare il calo di produzione – Virtù Quotidiane – Il quotidiano enogastronomico

L’AQUILA – “Il cambiamento climatico in atto, con il conseguente impatto sulla tartuficoltura, ci impone di ripensare la gestione naturale dei boschi: ad oggi riscontriamo già un calo delle produzioni con leggeri slittamenti dei periodi di raccolta. Abbiamo un prodotto d’eccellenza da tutelare e, in questo senso, occorre puntare anche ad una certificazione di qualità”.

Così il professorMirco Iotti, docente di Micologia e Botanica, dell’Università dell’Aquila, alla vigilia della quarta edizione della Fiera dei tartufi d’Abruzzo, “Dal respiro alla terra”, che si terrà nel centro storico dell’Aquila da domani, venerdì 28, a domenica 30 novembre nella suggestiva location di piazza Duomo, in centro storico, all’interno di una tensostruttura riscaldata di mille metri quadrati.

Iotti è promotore del convegno “Sfide sul futuro del tartufo d’Abruzzo: clima, qualità e controllo” che si terrà sabato 29 novembre, a partire dalle 9, alla residenza Le Cancelle, nei pressi dell’area fiera, al quale interverranno studiosi ed esperti tra i qualiLorenzo Ricci, del Dipartimento MesVa dell’Università dell’Aquila, sul tema della sfida della conservazione dei sistemi forestali;Gianluigi Gregori, che parlerà dell’effetto delle attività umnae sulla produttività dei tartufi;Marina PaoluccieAlessio Di Giulio, che illustreranno il risultato del progetto FOR.TA.BIO;Gabriella Di MassimoeAchille Zucchegna, sul tema del calo produttivo; il professorMattia Bencivegnapresenterà il manuale “La coltivazione pratica dei tartufi”; parlerà della filiera del tartufo il funzionario del Ministero dell’AgricolturaMirko De Masi; dei benefici sulla salute del tartufo tratteràMichele Scognamiglio, specialista di Scienze dell’Alimentazione, Biochimica e Patologia clinica.

“Sarà un momento di confronto di altissimo livello – spiega Iotti – utile a condividere anche possibili soluzioni alle sfide che ci attendono. Tra queste c’è proprio il cambiamento climatico che richiede strategie utili per mitigarne gli effetti. Teniamo conto che nel futuro ci saranno grandi periodi di siccità e piogge molto intense. La siccità è deleteria, ad esempio, per specie come il tartufo bianco pregiato, mentre un’eccessiva piovosità danneggia il tartufo nero pregiato. Si dovrebbe ripensare la gestione delle risorse idriche e forestali. Per le tartufaie coltivate è lo stesso proprietario che dovrà programmare interventi agronomici adeguati per regolare il bilancio idrico del suolo e salvaguardarne la produttività, mentre per gli ambienti naturali si dovranno introdurre azioni mirate”.

C’è poi un altro tema di attualità ossia quello della certificazione di qualità dei tartufi: “Sono tanti i commercianti e i tartufai esperti che sanno riconoscere un tartufo buono, però in fase di vendita, come accade per qualsiasi altro prodotto, la possibilità di certificarne la qualità ne crescerebbe il valore e si tutelerebbe maggiormente il consumatore. Bisogna lavorare anche in questa direzione per tutelare e valorizzare un prodotto di eccellenza che, finalmente, sta raggiungendo la giusta notorietà”.

La Fiera internazionale dei Tartufi d’Abruzzo è promossa dalla Regione Abruzzo, in particolare dall’Assessorato all’Agricoltura guidato dal vice presidenteEmanuele Imprudente, con braccio operativo l’Azienda regionale per le attività produttive (Arap), e con l’importante contributo del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, del Comune dell’Aquila, delle Fondazioni Pescarabruzzo e Carispaq, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Arpa Abruzzo, Comune dell’Aquila con Capitale della Cultura e Rinascita, Grotte di Stiffe, i Gruppi di azione locale della regione: Gal Abruzzo Italico Alto Sangro, Gal Marsica, Gal Gran Sasso Velino, Gal Terre Pescaresi, Gal Maiella Verde, Gal Costa dei Trabocchi, Gal Gran Sasso Laga. E ancora il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, l’Istituto Superiore Da Vinci Colecchi, Associazioni tartuficole, Unione ciechi e ipovedenti Abruzzo.

La manifestazione sarà animata da un ricco calendario di eventi, rinnovando il consueto dialogo tra tradizione, ricerca e formazione, chiave del successo di un appuntamento che nell’ultima edizione ha registrato un record di presenze. Nel corso delle giornate verranno realizzate attività finalizzate alla valorizzazione del tartufo d’Abruzzo, con momenti dedicati all’approfondimento sensoriale e dimostrazioni di cerca con cani addestrati. Saranno coinvolte attivamente le associazioni tartuficole del territorio e gli istituti scolastici di settore. Ci saranno showcooking e masterclass con chef comeDavide NannieWilliam Zonfa.

In occasione dell’evento, è stata creata una app dedicata alla Fiera – Abruzzo.eat, disponibile sia per il sistema iOS che per il sistema Android. È presente un’apposita sezione dedicata ai ristoranti, che durante le giornate del 28, 29 e 30 novembre, proporranno un menù dedicato al tartufo.

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Fonte: Google News


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