QUOTAZIONI TARTUFO

I Prezzi Del Giorno

PEZZATURA 0-15g 15g-100g 100g-oltre
PREZZO TARTUFO BIANCO PREGIATO (Tuber Magnatum Pico) 2120 3437 4975
PREZZO TARTUFO NERO PREGIATO (Tuber Melanosporum) 450 780 865
PREZZO TARTUFO NERO UNCINATO (Tuber Uncinatum) 320 420 590
PREZZO TARTUFO ORDINARIO (Tuber Mesentericum) 60 75 105

Scorri orizzontalmente per vedere i prezzi →

Fasi Lunari Tartufi
Normative Legali Raccolta Tartufo

I diari del tartufo di Pino Crestini dal 1972: quanti segreti in quelle pagine di storia

Nella storia del tartufo italiano, Pino Crestini occupa un posto di assoluto prestigio. Attraverso lui e i suoi diari abbiamo fatto un tuffo nel passato di oltre mezzo secolo, sfogliando pagine che iniziano nell’ottobre del 1972.«Nei miei diari scrivo giorno per giorno tutto ciò che mi sembra importante. I miei punti di riferimento erano i percorsi quotidiani, i cicli lunari, i giorni lunari “fasulli” e quelli di luna piena, in un periodo in cui l’ambiente era più vicino a quello primitivo. Allora la gente curava i tartufi quasi inconsciamente».

«Oggi è tutto contro, non c’è nulla che favorisca il mantenimento, e il clima avverso peggiora ulteriormente la situazione.A volte i cicli si ripetono, ma non è vero che ogni anno i tartufi si cavano negli stessi giorni. Tutto è imponderabile e non si può razionalizzare più di tanto. Anche dopo oltre 50 anni di esperienza, il tartufo conserva i suoi misteri inesplorati».

«Il ciclo dei tartufi è molto lungo: parte tra maggio e giugno e arriva fino a novembre-dicembre. Non ha nulla a che vedere con quello dei funghi epigei.Nei miei diari annoto anche i nomi dei cani che utilizzavo, quelli del mattino e quelli del pomeriggio. Anno dopo anno ritrovo ciò che non esiste più».

«Fino agli anni ’80 le valli intorno a Sestino, esposte alle correnti dei Balcani, erano sempre ben servite dalle piogge. Si trovavano tanti tartufi e l’ambiente era salvaguardato. Ora non è più così».

«Nel tartufo non ci sono certezze. Una sola, sì: il ricambio naturale non esiste. E se vogliamo salvaguardarlo dobbiamo farlo noi tartufai. Chi possiede un podere ma non va a tartufi non può proteggerli come facciamo noi».

«Le annate storiche, quelle in cui davvero si trovavano tartufi, sono il 1978, il 1986, il 1995 e il 1996. Poi il 2002.Il 2014 è stata l’ultima grande annata prima del 2019».

«A tutti i tartufai dico: piantiamo una roverella se vogliamo salvare il tartufo. Il ricambio naturale non esiste più e i mezzi meccanici, uniti al clima avverso, ci stanno portando via il tartufo».

Fonte: Google News


Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *