È stata la più grande Tartófla di tutti i tempi

La festa di Savigno batte i suoi record: superate le 90mila presenze, serviti 9mila coperti nel ristorante della Proloco con 55 chili di tartufo

Novantamila, come la capienza di un grande stadio europeo o il numero di fan presenti al concerto di una star internazionale. Oppure, in questo caso, come le presenze che hanno affollatoSavignoin occasione diTartófla, il festival internazionale deltartufo biancoche nell’edizione appena conclusa ha conquistato nuovi e significativi record. Tra i numeri registrati durante le otto giornate di festa, spiccano inoltre i novemila coperti serviti al ristorante gestito dallaPro Loco, così richiesto che i telefoni hanno cominciato a squillare per le prime prenotazioni già a inizio settembre.

“I numeri di quest’anno superano quelli del 2024 nonostante avessimo una giornata di festa in meno – sottolinea Roberta Angiolini, presidente Proloco Savigno –. Siamo una squadra affiatata di oltre 120 volontari che da decenni lavora con passione per dare vita a un evento che è ormai parte della storia del nostro territorio. Ed è bellissimo vedere che tutto il lavoro che facciamo venga ripagato da una risposta di pubblico così ampia”.

Durante la 42ª edizione, il ristorante Tartófla ha impiegato oltre 55 kg ditartufo bianco e nero. Mentre nella top five dei piatti più richiesti restano regine incontrastate le taglioline, ordinate da oltre 2.600 commensali, seguite a distanza dai passatelli, cotoletta alla bolognese, l’uovo nuvola e i tortellini. Tantissimi inoltre i punti ristoro nelle strade del paese, tra i quali anche il Bistrot Tartófla che ha servito a tantissimi curiosi il gin tonic al tartufo, così come banchi di specialità enogastronomiche provenienti anche da fuori regione. Un successo che ogni anno cresce e si rinnova, così come ricordato da Federica Govoni, vicesindaca con delega alla valorizzazione del territorio e rappresentante del Comune nell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione nazionale città del tartufo. “Tartófla è un evento capace di rinnovarsi mantenendo un forte legame con il territorio e la tradizione – spiega –. Un tratto distintivo che sta emergendo negli anni è la crescita del pubblico giovane rappresentato da tantissimi ragazzi e giovani famiglie, segno che il festival è capace di parlare a tutte le generazioni”.

Non è finita qui. “Da qualche anno a questa parte abbiamo superato il concetto di stagionalità per abbracciare il concetto di Tartufo365 – conclude – che rappresenta di più la realtà in cui viviamo, fatta di una circolarità che attraversa il tempo e le stagioni in una continuità che attrae visitatori da tutta Italia e sempre più turisti dall’estero”.

Giorgia De Cupertinis

Fonte: Google News