La 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si è conclusa lunedì 8 dicembre, dopo nove settimane di programmazione diffuse, riaffermandosi come la più lunga, strutturata e riconosciuta manifestazione enogastronomica d’Italia e una delle più iconiche al mondo.
Un’edizione che ha posto al centro il tema “Profondo Rispetto” – ispirato alla parola dell’anno individuata da Treccani – trasformando il tartufo in un manifesto etico, culturale e ambientale, simbolo di un territorio che cresce sulla qualità, sulla cura e sulla conoscenza. Con circa 90.000 ingressi al Mercato mondiale del Tartufo – leggermente in crescita rispetto alla passata edizione – e un afflusso complessivo che ha coinvolto visitatori da 70 Paesi, la Fiera conferma la sua vocazione globale. Significativo ancora una volta il dato relativo alle attività esperienziali, che anche nel 2025 hanno registrato il 70% di partecipazione straniera, a testimonianza della capacità della manifestazione di attrarre un pubblico internazionale, colto e consapevole.
Un pubblico che ha trovato ad Alba non soltanto il luogo di celebrazione del Tuber magnatum Picco, ma un vero e proprio broadcast culturale, diffuso tra borghi, castelli, musei, teatri e paesaggi UNESCO, in un racconto corale in cui tradizione e innovazione dialogano in profondità.
Il 30 settembre, ad aprire la stagione della cerca del tartufo in tutto il Piemonte, insieme all’assessore regionale alla Tartuficoltura, Marco Gallo, trifolao e tabui di Langhe, Roero e Monferrato – accompagnati dal progetto sonoro Alba Sonora di Filippo Cosentino – hanno sfilato nel centro storico di Alba, fino al brindisi con Alta Langa DOCG allo scoccare della mezzanotte. Un appuntamento unico, dall’alto valore simbolico: è la tradizionale “Notte del debutto”, che la Città di Alba ha celebrato in collaborazione con il Festival Profondo Umano. Dal pomeriggio, un Open Day ha aperto alla comunità gli spazi del Mercato mondiale del Tartufo, della Sala Fenoglio, del Centro Nazionale Studi Tartufo e del MUDET – Museo del tartufo di Alba, proseguendo con l’intervento di Laura Rolle sul tema del rispetto e dei Deep Trend®, presso il Teatro Sociale “Busca”.
Il 10 ottobre, durante l’inaugurazione ufficiale, il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti, ha firmato il Memorandum d’Intesa triennale tra l’Ente Fiera e UNITAR, alla presenza del suo direttore della Divisione Persone e Sviluppo Sociale, Alex Mejia, oltre che del sindaco della Città di Alba, Alberto Gatto, e del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: un accordo che collega il territorio a progetti globali su biodiversità, educazione, sicurezza alimentare e valorizzazione culturale.
Il tema “Profondo Rispetto” ha guidato l’intero palinsesto: rispetto per la terra e per l’habitat tartufigeno, per il lavoro dell’uomo, per le tradizioni popolari, per la cultura che definisce l’identità di Langhe, Monferrato e Roero. Un valore che ha trovato espressione negli eventi artistici, nei contenuti formativi, nelle progettualità dedicate alla sostenibilità e nelle esperienze gourmet che hanno animato la Fiera. Il Mercato mondiale del Tartufo, cuore dell’esperienza fieristica, ha nuovamente garantito trasparenza e qualità grazie al lavoro dei Giudici di Analisi Sensoriale del Centro Nazionale Studi Tartufo, offrendo al pubblico un presidio unico al mondo per autenticità e certificazione del prodotto. Accanto al Mercato, rinnovata anche la rassegna Albaqualità, dedicata alle eccellenze agroalimentari piemontesi.
Come ogni anno, Alba si è trasformata in un grande teatro a cielo aperto, sotto la regia della Giostra delle Cento Torri: la Bela Trifolera, il Capitolo della Giostra, l’Investitura del Podestà, la sfilata storica medievale e il celebre Palio degli Asini – nella nuova location di piazza Cagnasso, garantendo maggiore sicurezza e godibilità in un solo colpo d’occhio, per un nuovo format che con successo ha inglobato anche la grande sfilata storica animata e trasferito le rappresentazioni all’interno dell’investitura del Podestà, a prezzi calmierati che hanno incentivato la partecipazione del pubblico – hanno riportato la città alle sue radici popolari, creando un ponte vivo tra passato e presente. Grande partecipazione anche per il Baccanale dei Borghi, che ha animato piazze e vie del centro con lo street food delle tradizioni albesi, e per il Festival della Bandiera, che ha confermato l’eccellenza dei gruppi sbandieratori.
Straordinario riscontro per i Cooking Show della Sala Beppe Fenoglio, che hanno visto alternarsi chef di fama nazionale e internazionale, sostenuti dagli studenti di Alba Accademia Alberghiera, sempre sold out. Il progetto Taste Lab – Castello di Roddi si è confermato come uno degli appuntamenti più distintivi della Fiera, tra cene esclusive, corsi di cucina, visite guidate e pranzi nelle pertinenze del maniero, in collaborazione con Barolo & Castles Foundation. Tra le novità più apprezzate, il format “Tramonto Gourmet”, aperitivo di eccellenza che ha unito cucina d’autore e mixology. Le Cene Insolite hanno proposto uno scenario di grande fascino, sul palco del Teatro Sociale “Busca” di Alba.
Si è consolidato ulteriormente il progetto “Truffle and Wine”, grazie alle collaborazioni con il Consorzio Alta Langa DOCG, il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e la Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, integrati da masterclass, degustazioni e incontri dedicati alle grandi denominazioni del territorio e del panorama internazionale, come la rassegna “I grandi terroir del Barbaresco” all’Hotel Calissano, organizzata in collaborazione con Go Wine, e le grandi masterclass di Falstaff Italia in Sala Riolfo.
Tra gli eventi centrali, l’asta Barolo en Primeur al Castello di Grinzane Cavour, momento di valorizzazione enologica ad alto profilo culturale, con un importante risvolto solidale.
La XXVI Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, promossa dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ha raccolto anche quest’anno importanti fondi per progetti benefici internazionali, confermando la natura filantropica di uno degli appuntamenti più attesi della stagione autunnale. Un evento che ha nuovamente connesso Alba a varie metropoli globali, con il debutto di Rio de Janeiro e il consolidamento del legame con Hong Kong, dove è volata la trifola del primo lotto per la ragguardevole cifra di 110.000 euro, portando a 502.000 euro l’incasso totale, rafforzando la vocazione internazionale della Fiera.
Grande partecipazione per la rinnovata rassegna Sostenibilità Incrociate, che ha portato ad Alba dialoghi, spettacoli e incontri dedicati al futuro del pianeta, della cultura e del cibo, con la Cena Benefica – preceduta dall’incontro al Teatro Sociale “Busca” – che ha visto protagonisti Il Tortellante di Modena e la Cooperativa Emmaus, nel segno dell’inclusione sociale. Il premio Dawn to Earth, nato per celebrare chef impegnati nella sostenibilità gastronomica, ha aggiunto un nuovo nome al suo prestigioso albo d’oro, con Enrico Crippa, premiato per il suo impegno verso biodiversità e stagionalità degli ingredienti.
Proprio pensando al futuro, si conferma formula apprezzata la proposta di Alba Truffle Bimbi, luogo di divertimento interamente pensato per i bambini, ma senza mai tralasciare l’aspetto didattico ed educativo, allestito presso il Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra”. Un grande spazio dedicato al paesaggio e alla cura dell’ambiente in cui i bambini possono modellare colline e vigneti, plasmando elementi naturali e architettonici, utilizzando la cucina e il ciclo del vinocome soggetti privilegiati dei racconti e dei balocchi appositamente costruiti in legno e in materiali naturali.
La Sala Beppe Fenoglio di Alba ha ospitato, sabato 22 novembre, la ventesima edizione del Tartufo Reale, il riconoscimento che Reale Mutua assegna ogni anno al miglior tartufo cavato tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato. Un’edizione speciale, che celebrando il traguardo dei vent’anni di sponsorizzazione – Reale Mutua fu il primo partner privato della Fiera – ha introdotto una nuova formula, che mette al centro i trifolao, i cercatori che custodiscono il rapporto più autentico con i boschi e con il Tuber magnatum Picco. Tre i premi assegnati: il Premio “Cura e manutenzione delle aree boschive a vocazione tartufigena”, assegnato all’Unione delle Associazioni Tartufai Piemontesi; il “Piatto Reale”, andato all’Associazione Tartufai di Asti; il “Tartufo Reale”, che ha visto premiata l’Associazione tartufai di Alba.
La Fiera si è svolta, anche nel 2025, nel contesto dei tre riconoscimenti UNESCO: Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, Cerca e cavatura del tartufo in Italia: questi tre pilastri, integrati nel palinsesto culturale e divulgativo, hanno guidato attività, progetti didattici e percorsi di sensibilizzazione, in collaborazione con MUDET, Centro Nazionale Studi Tartufo e realtà culturali del territorio. In questo filone si inserisce la conferenza “Authenticity: paesaggio, architettura, cibo, persone”, che il 7 novembre presso l’Università di Scienze Gastronomiche ha visto protagonista Rasmus Astrup, uno dei più importanti paesaggisti del mondo, con focus sul territorio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, mettendo a confronto le sue esperienze di progettista impegnato a scala globale nell’affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e del climate change.
Domenica 7 dicembre Alba ha ospitato l’assemblea delle Città del Tartufo, in occasione del 35° anniversario della fondazione dell’Associazione Nazionale, proprio nel luogo in cui il sodalizio si è costituito il 21 ottobre 1990. Una giornata dedicata alla storia, ai valori e alla prospettiva delle comunità del tartufo, che conferma la centralità della città all’interno della rete culturale e gastronomica italiana. Ad arricchire i contenuti di giornata, il convegno “Radici profonde. 35 anni di Città del Tartufo”.
Fonte: atnews.it


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