La Toscana si anima con appuntamenti legati alla raccolta e alla celebrazione di prodotti d’eccellenza come le castagne, il tartufo bianco e le olive, con l’olio appena franto. Occasioni che mescolano gusto e scoperta, cultura materiale e genius loci, in un calendario che si snoda tra borghi, colline, mercati e fiere.
C’è un tempo dell’anno in cui la Toscana si ascolta, si assaggia e si attraversa con tutti i sensi. È l’autunno, stagione che rivela il legame più diretto tra paesaggio e cultura, tra natura e sapienza agricola. Quando le foglie cambiano colore, anche le differenti aree della regione si trasformano, regalando esperienze intense e radicate nella tradizione.
In questo periodo, la Toscana si anima con appuntamenti legati alla raccolta e alla celebrazione di prodotti d’eccellenza come le castagne, il tartufo bianco e le olive, con l’olio appena franto. Occasioni che mescolano gusto e scoperta, cultura materiale e genius loci, in un calendario che si snoda tra borghi, colline, mercati e fiere.
Non si tratta solo di eventi: sono inviti ad abitare il territorio con curiosità e rispetto, a costruire un viaggio fatto di incontri autentici e sapori che raccontano di legami con il passato, ma con il desiderio di farli prosperare a lungo nel futuro. E se novembre resta un mese centrale per molte raccolte, dicembre regala ancora esperienze vive e coinvolgenti, con manifestazioni pensate per valorizzare ciò che la terra dona, ma anche per accogliere chi vuole conoscerla meglio.
12-14 dicembre castagne: il futuro ha radici antiche e un evento tutto nuovo: “Castanea”
In Toscana, parlare di castagne significa raccontare una storia collettiva fatta di boschi, lavoro, sostenibilità e sapori delicati. Il castagno, ancora oggi definito “albero del pane”, ha rappresentato per secoli una risorsa vitale per le comunità montane. Oggi, le sue produzioni certificate raccontano un patrimonio che si rinnova, unendo qualità, identità territoriale e filiere resilienti, con la possibilità di visitare poetici luoghi della memoria quali l’Ecomuseo della castagna di Ortignano Raggiolo, inserito nell’itinerario del bosco dell’Ecomuseo del Casentino, Il Museo del Castagno a Colognora, frazione di Pescaglia, incentrato sul ruolo che ha avuto il castagno, come materia prima ma anche dal punto di vista alimentare, nella vita e nel lavoro dell’entroterra lucchese, o il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno a Marradi che raccoglie molto materiale per la divulgazione delle conoscenze scientifiche e la valorizzazione della Castanicoltura italiana, dal punto di vista sociale, economico, storico e culturale.
Dal 12 al 14 dicembre 2025, alla Fortezza da Basso di Firenze, debutterà Castanea, evento unico in tutto il panorama italiano interamente dedicato al castagno e ai suoi derivati. Una tre giorni che metterà in dialogo produttori, trasformatori, artigiani e appassionati attraverso degustazioni tecniche, laboratori, convegni, showcooking, percorsi tematici e spazi esperienziali.
In primo piano, alcune delle eccellenze toscane più riconosciute: il Marrone del Mugello IGP, la Castagna del Monte Amiata IGP, il Marrone di Caprese Michelangelo DOP, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP, la Farina di Castagne della Lunigiana DOP. Prodotti conosciuti su scala internazionale per il loro gusto delicato, che saranno protagonisti di un evento pensato per valorizzare il castagno non solo da un punto di vista alimentare, ma anche culturale, ambientale e artigianale, con un focus su sostenibilità ambientale e sociale.
La ricetta -Lasagne “Bastarde” della Lunigiana, tutto il sapore della farina di castagne
IngredientiFarina di castagne della Lunigiana DOP 100 g, farina di grano duro 200 g, uova medie 3, burro 40 g, salvia un mazzetto, sale e pepe q.b., parmigiano reggiano q.b.
Fonte: Google News


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