(ANSA) – L’AQUILA, 03 DIC – Accordi già avviati con i mercati
polacco e lituano per un’ampia gamma dell’agrifood abruzzese a
chilometro zero di una decina di aziende; forte interessamento
dell’Arabia Saudita e ottime possibilità di imminenti contratti
di fornitura per il tartufo, bianco e nero, e per lo zafferano;
contatti promettenti con l’Inghilterra per birra artigianale,
liquori, farine, legumi, e con l’Australia per il vino; infine,
un generalizzato apprezzamento per la qualità dei prodotti e per
il packaging. Sono le prime risultanze del fitto programma di
incontri b2b tra produttori abruzzesi e buyers internazionali,
organizzati nella quarta edizione della Fiera dei tartufi
d’Abruzzo, ospitata per tre giorni all’Aquila in piazza Duomo.In questa edizione, organizzata dalla Regione Abruzzo,
Assessorato all’Agricoltura, c’è stato il record di presenze con
oltre 35mila visitatori.Coordinati da Paola Marchetti,
all’Aquila sono arrivati buyers operanti nei mercati della Corea
del Sud, Australia, Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti,
Inghilterra, Spagna, Polonia, Lituania, ai quali le imprese
presenti alla Fiera, 60 in totale, hanno proposto non solo
tartufi neri e bianchi e prodotti trasformati, ma anche
zafferano, birra artigianale, vino, liquori, olio evo, pasta,
legumi, formaggi, salumi, insaccati, patate, aglio nero, miele,
dolci, marmellate, cosmetici e altro ancora.
Commenta il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega
all’Agricoltura, Emanuele Imprudente: “Nei b2b che abbiamo
organizzato le singole aziende hanno avuto modo di confrontarsi
con buyers che rappresentano mercati europei e internazionali,
dove il nostro agrifood ha potenzialità enormi. Sono stati
chiusi già dei contratti e soprattutto sono state poste le basi
per chiuderne altrettanti nei prossimi mesi. Tutto questo fa
crescere il sistema produttivo delle nostre piccole aziende, con
ricadute occupazionali e di Pil nei territori, molti dei quali
montani. Altrettanto importante che si sia affermata la
consapevolezza che l’internazionalizzazione va affrontata in
maniera strutturata, facendo squadra, muovendosi come sistema di
filiera”. (ANSA).
Fonte: ansa.it


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