Nel segno dell’Unesco. Nasce aFerrara di Monte Baldo, primo Comune veneto a far parte della Associazione nazionale città del tartufo, l’Associazione Tartufai etici,presieduta da Franco Ganda, di Ferrara, che spiega: «Questa è la prima associazione di tartufai in Italia a definirsi etici nella denominazione e nello statuto. Ciò per sottolineare che, come altre associazioni tartufaie, siamo un gruppo di persone amanti del territorio, del proprio cane, con una visione mirata alla salvaguardia del patrimonio tartufigeno».
Il tartufaio etico, precisa, è chi che pur agendo da predatore, perché estrae il tartufo, siadopera per preservare l’ecosistemaper le generazioni future. Nel contesto del lavoro col tartufo rileviamo il ruolo del cane riconosciuto come individuo da rispettare per le sue caratteristiche etologiche. Lavoriamo inoltre nel rispetto delle normative nazionali e regionali e delle buone pratiche di cerca al tartufo riconosciute dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità».
Infatti, come osserva Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, con sede legale ad Alba (Cuneo) «l’Unesco ha riconosciuto la cerca e la cavatura del tartufo comepratiche tradizionali inserite nel rapporto uomo natura e universo. Conosciamo la costituzione di questa nuova associazione che declina l’etica in tutte le forme e le espressioni di manutenzione e salvaguardia dell’ambiente tartufigeno al pari delle altre associazioni tartufai che hanno accompagnato il processo Unesco. Un plauso a Ferrara di Monte Baldo per aver colto le opportunità che le Città del Tartufo offrono ai territori che intendono sostenere le loro tradizioni secolari, quale la cerca, come radicata identità».
«La nostra missione», dice Ganda, «è di contribuire a promuovere la cultura legata al mondo dei tartufi toccandone tutti gli aspetti quindi anche promozione e formazione aprendoci all’innovazione sulle tecniche di ricerca olfattiva e sull’ambito relazionale uomo- cane. Facciamo inoltre consulenze sulla tartuficoltura nel nostro territorio». Il primo corso per tartufai etici, riservato a otto binomi e molti uditori sarà a Ferrara in due sessioni: 17 e 18 gennaio e 31 gennaio e 1° febbraio. Il direttivo dell’associazione annovera 6 soci fondatori: 3 tartufai, un educatore cinofilo, un educatore e formatore cinofilo iscritto all’associazione istruttori educatori cinofili italiani (Aieci), un commercialista, un sanitario, un dottore forestale.
L’associazione collabora con l’amministrazione. Dice il sindaco Carla Giacomazzi: «Questa realtà unisce la passione per il nostro territorio, l’amore per la natura e la volontà di valorizzare in modo sostenibile le risorse del nostro splendido Monte Baldo. Ferrara è da sempre un luogo in cui montagna, biodiversità e tradizioni convivono in un equilibrio prezioso. Questa iniziativa è un esempio di come si possa custodire e fare conoscere il tartufo promuovendo un approccio rispettoso dell’ambiente e delle regole di raccolta. Ringrazio i fondatori per l’impegno con cui hanno avviato il progetto. La loro attività contribuirà alla tutela del territorio e alla creazione di opportunità di incontro, formazione e promozione turistica. L’amministrazione sarà lieta di collaborare per sostenere le iniziative che coniughino etica, sostenibilità e valorizzazione delle eccellenze naturali». Informazioni: 335.1420322; tartufaietici@gmail.com.
L’Arena è su Whatsapp.Clicca quiper iscriverti al nostro canale e rimanere aggiornato in tempo reale.
Fonte: Google News
Lascia un commento