L’Italia entra nel vivo dellastagione delle festecon uncalendario fittissimo di appuntamentiall’aria aperta: tra le casette di legno dei mercatini che spuntano nelle piazze e una costellazione di rassegne che celebrano sapori, tradizioni e territori, ogni fine settimana diventaun’occasione per un viaggio gastronomico. Dalle città d’arte aiborghi più piccoli, dalle isole all’entroterra, produttori, artigiani e comunità locali aprono le porte ai visitatori con degustazioni, percorsi guidati, laboratori e spettacoli. Di seguito una panoramica approfondita degli eventi in programma tra il14e il16 novembre 2025(con alcune tappe che proseguono fino adicembre), utile per scegliere dove andare e cosa assaggiare, costruendo un itinerario su misura tra dolci, oli, vini, legumi, zafferano e ricette della tradizione.
Dalvenerdì 14adomenica 23 novembre 2025, nel cuore del centro storico diPerugia, prende vita laXXXI edizione di Eurochocolate, appuntamento simbolo per gli amanti del “cibo degli dèi”. Le vie e le piazze dell’Acropoli si trasformano in un palcoscenico diffuso dove il protagonista assoluto è il cioccolato, declinato in tutte le sue forme: dai grandi classici alle sperimentazioni dei maestri pasticceri. Il fitto cartellone prevede sfilate, esibizioni musicali e performance itineranti che animano ogni angolo del centro, con momenti partecipati come le parate tematiche e le marching band, pensati per coinvolgere famiglie e visitatori di ogni età. Al centro dell’esperienza c’è il grandeChocolate Show, un vero e proprio emporio a cielo aperto che riunisce marchi, artigiani e realtà indipendenti, consentendo di acquistare e assaggiare prodotti difficili da reperire altrove. Il filo conduttore dell’edizione 2025 è il temaLa festa tra le nuvole, un invito a lasciarsi sorprendere da installazioni, scenografie e iniziative che giocano con leggerezza e immaginazione. Quest’anno la manifestazione è arricchita da una tappa irrinunciabile: la visita alla nuovaCittà del Cioccolato, grande spazio esperienziale aperto al pubblico il1° novembrenegli ambienti dell’ex Mercato Coperto. Tra percorsi sensoriali, attività didattiche e ambienti immersivi, il museo offre un approfondimento unico sulla storia del cacao e sulle tecniche di lavorazione, trasformando la gita perugina in un itinerario completo tra cultura, gusto e creatività. Per trarre il massimo dall’evento, conviene pianificare in anticipo gli orari delle iniziative principali e alternare i momenti più affollati a pause nei chiostri e nei belvedere della città, così da vivere Eurochocolate con il giusto equilibrio tra scoperta e relax.
Nel fine settimana del14–16 novembresi chiude la39ª Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, ospitata aSan Giovanni d’Asso, uno dei territori simbolo dell’“oro bianco” toscano. Per tre giorni il borgo diventa un laboratorio a cielo aperto dedicato a profumi, sapori e saperi legati al tartufo: i visitatori possono partecipare a degustazioni guidate, scoprire un mercatino che mette in dialogo produttori agricoli, artigiani e realtà biologiche del territorio, e unirsi a itinerari enogastronomici che abbinano ricette tipiche e interpretazioni gourmet. Tra le esperienze più attese spiccano le dimostrazioni di ricerca del tartufo, organizzate insieme aitartufai senesie ai loro cani: un modo autentico per comprendere da vicino la passione e la competenza che rendono unico questo prodotto. Gli stand gastronomici propongono specialità locali capaci di esaltare l’aroma del tartufo bianco senza sovrastarlo, mentre le visite guidate accompagnano alla scoperta dei paesaggi ondulati delleCrete Senesi, dove la natura argillosa e la gestione sostenibile del suolo contribuiscono a definire le qualità organolettiche dei tuberi. L’evento è pensato per pubblici diversi: chi cerca l’acquisto di eccellenze certificate troverà banchi selezionati e consigli utili alla conservazione; chi preferisce un taglio culturale potrà approfondire storia, tecniche e stagionalità; le famiglie, infine, potranno contare su attività divulgative e percorsi adatti anche ai più piccoli. Il weekend conclusivo rappresenta spesso il momento più ricco di incontri e proposte, perciò è opportuno arrivare presto, prenotare eventuali degustazioni e dedicare il giusto tempo a ogni tappa: la lentezza qui è parte integrante dell’esperienza.
Bosconero, nel cuore delCanavese, celebra i sapori d’autunno con la seconda edizione di“Sapori e tradizioni: viaggio nei gusti autentici del Canavese”, due appuntamenti interamente dedicati alla regina delle tavole piemontesi: labagna caoda. Le date da segnare sonosabato 15 novembre alle 20:00edomenica 16 novembre alle 12:30, con una serata e un pranzo in cui la celebre salsa calda a base di aglio, acciughe e olio extravergine viene servita in abbinamento a un’ampia selezione di verdure, crude e cotte, secondo la tradizione. Il rito della bagna caoda è convivialità pura: si condivide la “fojòt”, si intingono peperoni, cardi, topinambur, patate e altre primizie locali, si conversa attorno al tavolo in un clima festoso che unisce generazioni e provenienze diverse. A esaltare i sapori, una curata selezione divini del territorio, scelta ideale per accompagnare la persistenza e la sapidità della ricetta. L’evento, organizzato dalla Pro Loco, non si limita al momento gastronomico: è anche un’occasione per far conoscere produttori, artigiani e piccoli vignaioli, promuovendo una filiera corta che sostiene l’economia locale. Chi partecipa può approfittarne per esplorare i paesaggi pianeggianti e collinari del Canavese, ricchi di cascine, campi e borghi che custodiscono una cultura contadina ancora viva. Per chi desidera una fruizione più consapevole, è consigliabile prenotare in anticipo e arrivare con qualche minuto di anticipo sugli orari d’ingresso, così da vivere l’esperienza senza fretta e con il tempo necessario per conoscere storie, persone e abbinamenti nati in questa porzione di Piemonte.
Ilsabato 15 novembreprende il via aMontecassinoil percorsoCammini DìVini, iniziativa che intreccia spiritualità, paesaggio e cultura enologica. Il debutto all’interno della storica abbazia è l’occasione per unire visite guidate, degustazioni e itinerari all’aria aperta, con un format adatto afamiglie,pellegrinie viaggiatori curiosi. Il calendario prosegue con due ulteriori tappe in luoghi emblematici del monachesimo: l’abbazia diValvisciolo, aSermoneta, in programma il22 novembre, e il complesso monastico diSubiaco, previsto per il6 dicembre. L’iniziativa coinvolge le province diFrosinone,LatinaeRoma, offrendo un itinerario che mette in relazione storia, architetture sacre e prodotti del territorio, con particolare attenzione ai vini laziali e al loro legame con microclimi e suoli di origine vulcanica o montana. Durante le giornate, i partecipanti possono alternare momenti di scoperta artistica a soste di assaggio, approfondendo tecniche di vinificazione, peculiarità delle denominazioni locali e abbinamenti con formaggi, salumi e pani dei forni storici. La dimensione “a passo lento” favorisce l’ascolto: dei silenzi dei chiostri, delle narrazioni di guide e produttori, dei profumi che cambiano con l’ora del giorno. Per chi desidera cogliere l’essenza del progetto, si suggerisce di dedicare mezza giornata a ciascuna tappa e di portare con sé calzature comode, una bottiglietta d’acqua e curiosità, l’ingrediente più prezioso per leggere i paesaggi oltre la cartolina.
Nel weekend del15–16 novembre,Montelibrettitorna a celebrare il suo tesoro più identitario con la diciannovesima edizione diPane, Olio e…. Protagoniste assolute sono quattro cultivar che raccontano laSabinaolivicola:Carboncella,Frantoio,SalvianaeLeccino. Per l’occasione, la via principale del paese viene chiusa al traffico e si trasforma in una passeggiata sensoriale tra frantoi, banchi di assaggio, botteghe e punti informativi sull’olio extravergine di qualità. L’evento ribadisce un messaggio chiaro: qui l’olio non è un semplice condimento, ma un elemento che custodisce storia, tecnica e paesaggio, frutto di raccolte attente e spremiture a freddo. I visitatori possono confrontare profumi e note aromatiche delle diverse varietà, capire come riconoscere un extravergine ben fatto, scoprire gli abbinamenti più felici con pane locale, minestre, verdure e piatti della tradizione contadina. Non mancano laboratori e momenti didattici per bambini e adulti, pensati per trasmettere buone pratiche di conservazione (attenzione a luce, calore e ossigeno) e suggerimenti di uso quotidiano. L’atmosfera è quella delle feste di paese: accogliente, autentica, scandita da musiche e incontri con produttori che raccontano campi, potature, annate. Per godersi l’esperienza al meglio conviene arrivare nelle ore centrali della giornata, quando i banchi sono più attivi, e poi restare fino al tramonto, quando i profumi dei frantoi si fanno più intensi e l’olio nuovo sprigiona quelle note verdi e piccanti che hanno reso celebre la Sabina nel mondo dell’extravergine.
Domenica16 novembreaMonteleone Sabinotorna laSagra della bruschetta, evento capace di trasformare un gesto semplice in una grande festa di comunità. Il momento più atteso è la preparazione di un filone lungo20 metriche viene abbrustolito, condito e distribuito gratuitamente ai presenti: un rito collettivo che unisce visitatori e abitanti nel segno del pane buono e dell’olio nuovo. Siamo nel cuore dellaSabina, terra che da25 annicelebra il proprio “oro verde” con lavorazioni ancora ispirate alla tradizione e con la cura artigianale tipica delle spremiture a freddo. L’evento riporta in festa le vie dell’anticaTrebula Mutuesca, il nome romano del borgo, e invita a riscoprire il valore della filiera olivicola: dalla raccolta agli impianti di molitura, fino alle tavole dove l’extravergine esalta anche la ricetta più spartana. La bruschetta, nella sua essenzialità, diventa racconto sensoriale dell’annata: la fragranza del pane appena tostato, il fruttato dell’olio, un pizzico di sale e, volendo, un tocco d’aglio per i più audaci. Intorno, stand con prodotti tipici e artigianato locale completano il percorso. Per chi arriva da fuori, vale la pena concedersi una passeggiata tra i vicoli e affacciarsi sui panorami collinari, magari facendo scorta di bottiglie da portare a casa: consigliabile scegliere formati piccoli se si consuma lentamente, così da preservare al meglio qualità e freschezza.
Domenica16 novembreil borgo diVillanovafranca, nella regione storica dellaMarmilla, si veste di viola per ilFestival delle Strade dello zafferano di Sardegna DOP, una giornata che intreccia agricoltura, arte, memoria e gusto. Fin dalle prime luci dell’alba i visitatori possono vivere uno dei momenti più suggestivi della filiera: la raccolta dei fiori di zafferano, fragile e preziosa, che richiede sguardo attento e mani veloci per preservare gli stimmi, vero tesoro della spezia. A seguire, visite guidate nei campiDOPpermettono di comprendere peculiarità pedoclimatiche e tecniche di coltivazione, mentre nel centro storico si aprono mercatini enogastronomici e mostre dedicate alla cultura locale. La giornata è scandita da laboratori per bambini, esposizioni artistiche, degustazioni tematiche e momenti di approfondimento sulla storia dello “oro rosso” isolano, simbolo di pazienza, saper fare e collaborazione comunitaria. Tra le proposte più apprezzate, le visite alNuraghe Su Mulinu, raggiungibile grazie a un servizio di navetta: un’occasione per abbinare la scoperta del gusto a quella del patrimonio archeologico, in un unico itinerario che racconta laSardegnapiù autentica. Chi partecipa è invitato ad assaggiare lo zafferano in abbinamento a dolci tradizionali, formaggi freschi o risotti, per coglierne sfumature e potenza aromatica. Un consiglio utile è osservare il colore e la fragranza: uno zafferano di qualità si riconosce anche dalla vivacità degli stimmi e dall’intensità del profumo, segni di una lavorazione accurata e di un’essiccazione ben condotta.
IlMercato di Marlia, aCapannori(LU), torna ad animarsisabato 15edomenica 16 novembreconSlow Beans, manifestazione promossa dalla rete omonima insieme aSlow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi, con il sostegno dell’amministrazione locale e di realtà che lavorano per valorizzare il cibo buono, pulito e giusto. L’evento riunisce produttori italiani e una delegazione proveniente da12 Paesi europei, con l’obiettivo di raccontare la straordinaria biodiversità dei legumi e il loro ruolo nella cucina quotidiana e nei sistemi agricoli sostenibili. Tra i protagonisti figurano ilFagiolo Rosso di Lucca, la fava diFavalanciatanelle Marche, ilcece Nero della Murgia Carsicae lapiattella canavesana di Cortereggiodal Piemonte: varietà che rappresentano altrettantiPresìdi Slow Food, testimoni di storie comunitarie e di tecniche di coltivazione resilienti. Oltre alla mostra mercato, il programma prevede laboratori di cucina, assaggi guidati e momenti divulgativi su rotazioni colturali, fertilità del suolo e proprietà nutrizionali dei legumi, fondamentali per un’alimentazione equilibrata e per la riduzione dell’impatto ambientale. Chi visita Slow Beans può acquistare semi e prodotti trasformati, raccogliere ricette e consigli per l’ammollo e la cottura, e conoscere da vicino i custodi di queste varietà. Il clima è quello di un grande scambio di saperi: agricoltori, cuochi, appassionati e famiglie si incontrano tra banchi colorati e profumi che invitano a riscoprire zuppe, insalate tiepide, creme e contorni dall’ottimo rapporto gusto–salute.
Domenica 16 novembre 2025Palombara Sabinaospita la21ª edizione del Giorno di Bacco, trasformando il suggestivoCastello Savelliin una grande cantina a cielo aperto e al coperto. Gli ambienti affrescati e l’atmosfera daset cinematograficofanno da cornice a degustazioni di vini dellaSabinae delLazio– con etichette anche da altri territori – accompagnate da un’offerta gastronomica che mescola tradizione e convivialità. Tra le specialità da provare spiccano lepizze fritte, servite in versioni golose con sale, zucchero o crema di nocciole, gliarrosticinialla brace e piatti tipici generosamente conditi con l’olio extravergine locale. Dentro e fuori le mura medievali ci si muove tra banchi, cortili e saloni, con la possibilità di dialogare con produttori, scoprire nuove cantine e affinare il proprio gusto attraverso assaggi consapevoli. L’evento è pensato per coniugare qualità e atmosfera festosa: si consiglia di alternare calici e acqua, di annotare le etichette preferite e di programmare un percorso che includa sia rossi strutturati sia bianchi e bollicine del territorio, così da avere una panoramica equilibrata. Per i gruppi di amici e le famiglie, l’impostazione diffusa degli spazi consente di ritagliarsi momenti di relax tra una degustazione e l’altra, godendo della vista sulle colline e del fascino di un maniero che racconta secoli di storia.
Sabato15e domenica16 novembre, dalle10:30alle20:00, torna aRomaFicus al Massimo, market che celebra artigianato, creatività indipendente e storie fatte a mano in un luogo di grande suggestione: ilGarum – Museo della Cucina, invia dei Cerchi 87, a due passi dalCirco Massimo. Tra banchi di illustrazioni, vintage, design, home decor, vinili e libri antichi, l’evento invita a rallentare e a rimettere al centro il contatto umano, valorizzando il lavoro di artigiani e creativi che animano la scena capitolina. Ogni edizione è un piccolo omaggio alla città: un’occasione per scoprire oggetti unici, avviare conversazioni con chi li realizza, trovare ispirazioni per regali consapevoli e sostenere economie di prossimità. La location aggiunge fascino e narrazione: secondo la tradizione, proprio sotto le fondamenta dell’edificio si collocherebbe ilLupercale, la grotta legata al mito diRomolo e Remo, richiamando un immaginario che intreccia cucina, storia e leggenda. Per i visitatori, il consiglio è di prendersi il tempo per esplorare con calma, provare gli oggetti, chiedere materiali e tecniche, e magari abbinare la visita a una passeggiata nel parco del Circo Massimo o a una sosta in uno dei tanti caffè della zona. Il risultato è un’esperienza che tiene insieme gusto estetico, cura del dettaglio e un’idea di consumo più attenta e responsabile.
Fonte: Google News


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