I controlli dei Carabinieri forestali hanno portato al ritiro dei tesserini. Appostamenti notturni per i controlli e tutelare il patrimonio ambientale.
La cerca del tartufo nell’alta val Metauro al centro dei controlli dei Carabinieri Forestali: multe e tesserini sospesi per i tartufai della zona. La crescente pressione legata alla raccolta dei pregiati funghi ipogei rende necessario un controllo costante per garantire il rispetto delle regole e la salvaguardia dell’ambiente. Nelle ultime settimane i Carabinieri Forestali della Provincia di Pesaro e Urbino hanno rafforzato le attività di vigilanza e controllo con lo scopo di prevenire e contrastare eventuali irregolarità in ricerca, raccolta e commercio. In un controllo effettuato durante la notte, il Nucleo Carabinieri Forestale di Urbino ha rintracciato due persone impegnate nella ricerca del tartufo in zona Montecalende a Urbino. Erano le 4:45 del mattino quando i militari hanno colto i due cercatori mentre operavano in un momento non consentito dalla legge. La normativa regionale infatti, proibisce la ricerca del tartufo nelle ore notturne e definisce orari specifici per la raccolta. Pochi giorni prima, il Nucleo Carabinieri Forestale di Mercatello sul Metauro aveva già accertato un’altra infrazione all’interno delle Foreste Demaniali di Monte Vicino, a Sant’Angelo in Vado. In quell’occasione un cercatore era stato sorpreso con tre cani addestrati, in violazione della legge regionale che consente l’utilizzo di non più di due cani. Per entrambe le violazioni sono state comminate sanzioni amministrative di 600 euro ed è stato disposto il ritiro del tesserino abilitativo, con conseguente sospensione dell’autorizzazione alla raccolta da uno a due anni, come previsto dall’Unione Montana Alta Valle del Metauro, ente competente. L’iniziativa delle Forestali mira a salvaguardare le risorse naturali e la biodiversità.
Fonte: Google News
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